L’importanza di potere osservare il mondo

17 novembre 2018 di: Stefania Di Filippo
Napoli: Piazza Plebiscito, il colonnato circolare, le due statue del Canova, che guardano dall’alto i
turisti intorno. Probabilmente, vi capiterà di vedere qualcuno bendato che prova a partire da Palazzo
Reale e a dirigersi verso il centro delle statue, non riuscendoci. Infatti, inspiegabilmente, ciò è
impossibile (o quasi). La tradizione narra che la Regina Margherita, una volta al mese, desse la
possibilità ad uno dei suoi prigionieri di provare a superare la prova e che mai nessuno ci sia
riuscito, per colpa di una maledizione lanciata dalla Regina, che dura ancora tuttora. Non so se
avete mai avuto modo di stare per qualche minuto senza vedere. Sarebbe una sensazione che, chi
ha la fortuna di vedere, dovrebbe provare per percepire e rendersi consapevole di come sia
importante e di cosa sia ha la fortuna di possedere. E se per pochi secondi non potessi vedere nulla?
Ci si sentirebbe disorientati? Impauriti? Qualche tempo fa, in uno dei programmi che danno in inverno alla tv, uno dei concorrenti era un non vedente, lo era diventato da adulto, in seguito ad un incidente. Riusciva a ballare con una grazia e una maestria da ballerino professionista, anche se lui non lo era, per effettuare le prese e riuscire a sollevare la ballerina che lo accompagnava, si aiutava con le mani, sfiorandola, lui, riusciva a “vederla”. “Ora che ho perso la vista ci vedo di più” diceva Alfredo, protagonista di Nuovo Cinema Paradiso e cosa diremmo noi se qualcuno spegnesse la luce
che ci permette di osservare il mondo?

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