Lettera ai nostri figli

4 dicembre 2018 di: Sibilla Gambino

Ti guardo mentre dormi così, con la bocca aperta, e quel buffo lieve grugnito. Distesa orizzontalmente sopra il mio e il tuo cuscino. Invadi tutti gli spazi che ti sono attorno. Ripenso al pianto per quella “S” che non riuscivi a scrivere. Un segno che ti è sembrato impossibile da tracciare. Ti guardo, vorrei abbracciarti e dirti che il mondo è fatto di milioni di “S” e tantissimi spazi che non potrai invadere.

Incontrerai persone vuote e superficiali che non capiranno il valore del tuo sorriso, il peso sulle tue spalle, l’educazione che ti è stata imposta. Non capiranno il prezzo che hai pagato per essere libera. E più sarai gentile e disponibile più ti sfrutteranno, più sarai allegra più cercheranno di farti piangere. E più amerai, più gli uomini avranno paura perché le cose grandi oggi fanno paura.

Questo è un mondo in cui si semplifica tutto, nessuno vuole più far fatica, incapace di approfondimenti ma entusiasta di corsi di pseudo-comprensione rapida, di lettura veloce. Guai ad addentrarsi nel senso delle cose, basta un’infarinatura e, a volte, neanche quella. Purtroppo, cucciola mia, ti troverai di fronte un panorama piatto che raggela. Incontrerai uomini che preferiscono nascondersi dietro schermi di cellulari pur di non fare i conti con le proprie insicurezze. Perché la fragilità oggi è diventata ridicola, va di moda quello svaporamento che chiamano  leggerezza. Tutti esigono sorrisi e approvazione, in pochi hanno capito che la leggerezza implica la comprensione del valore della vita, l’empatia verso dell’altro, la percezione dei sentimenti. Non tutti si sono accorti che questo sostantivo – leggerezza – acquista significato solo se accompagnato dall’ausiliare “avere” e non “essere”.

Tu intanto ti giri dall’altra parte e bofonchi qualcosa nel sonno. E hai ragione, amore mio. Per fortuna la vita non è solo questo e io proverò a darti gli strumenti per guardarla con occhi diversi. Proverò a insegnarti che i tramonti sono belli perché annunciano nuove albe. T’insegnerò ad accarezzare le foglie, ad abbracciare gli alberi, a rispettare gli altri e la natura perché il rispetto e alla base dell’amore. Avrai giorni in cui il cuore ti esploderà di gioia per un semplice sorriso, per un mare blu pieno di pesci. Giorni in cui ti sentirai amata da qualcuno di molto speciale. E tutto quest’amore mio ti servirà a comprendere che la felicità è uno stato mentale. È la consapevolezza che vale la pena vivere anche solo per scoprire quali nuove avventure la vita ti riserva.

Sarai felice, tesoro mio, nonostante tutto. E mentre guardo il tuo braccio fuori dalle coperte, dritto sopra la tua testa, capisco che la tua manina sta puntando lontano.

Buona notte amore mio.

 

 

5 commenti su questo articolo:

  1. Emanuela scrive:

    Semplicemente bellissimo!

  2. Valentina scrive:

    Parole dolcissime di una madre, scritte con il cuore che scoppia di amore e speranza per il proprio cucciolo.
    Lettera meravigliosa che fa riflettere.
    Bravissima scrittrice complimenti.

  3. Roberta scrive:

    Punta alla felicità… Parole che riempono il cuore di speranza… Brava!!

  4. Luisa scrive:

    Il cuore, accarezzo il cuore…

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