Quello che potrebbe accadere

27 febbraio 2019 di: Carlotta Bertini

Il profumo era intenso e sontuoso. Meraviglioso. La memoria corse ad una spiaggia in Kenya dove i frangipani crescono e fioriscono anche sulla sabbia, vicino al mare. Il balcone di casa mia non guarda a quella spiaggia, a quel mare, a quel posto ma si trova in Lombardia nel cuore della Brianza. Giorni fa eravamo nella prima decade di febbraio e quel profumo di vacanze lontane era inappropriato nel tempo e nel luogo. Una piccola pianta completamente fiorita, senza che me ne accorgessi profumava di esotismo proprio sul mio balcone lombardo in febbraio. Ho ammirato e buttato il naso dentro quella bellezza. Mi sono inebriata e subito dopo realizzato l’anomalia di questa stravaganza e la gravità di cui già avevo consapevolezza, mi ha spezzato.

Una volta l’avvicendarsi delle stagioni era implacabile, adesso non solo non esistono più le mezze stagioni ma nemmeno quelle intere sono uguali ai nostri ricordi. Questo cambiamento climatico è preoccupante ma di fronte alla noncuranza di chi dovrebbe e potrebbe agire siamo soli e inermi. Per fortuna, però, qualcuno ha deciso di protestare accusando le potenze e la politica di assenteismo. Si tratta di una ragazzina svedese di 16 anni, Greta Thunberg: porta le trecce ma possiede la forza, la tenacia e la grinta di un esperto e adulto combattente. Ha indetto un giorno la settimana, il venerdì, uno sciopero generale degli studenti davanti al Parlamento di Stoccolma, ha catturato poi l’attenzione mondiale durante il World Economic Forum a Davos con un discorso di denuncia pesantissimo rivolto anche al presidente della commissione UE, Jean-Claude Juncker. Parole di fuoco pronunciate con la determinazione della verità: “Vogliamo che i politici parlino con gli scienziati e attuino strategie, ma in fretta che non c’è tempo per aspettare che noi cresciamo”. Loro non vogliono parlare con noi perchè sanno di non avere fatto i loro compiti e noi non vogliamo parlare con loro ma i nostri compiti li abbiamo svolti. Chiediamo un nuovo modo di pensare, il sistema politico si basa sulla competizione, imbrogliate ogni volta che potete. Per voi vale solamente vincere, se si fallisce questa volta tutto quello che i leader politici lasceranno in eredità, sarà il più grande fallimento della storia dell’umanità e saranno ricordati come i più grandi malvagi di tutti i tempi perché hanno scelto di non agire. Non potete stare con le mani in mano e se ci dite che stiamo perdendo preziose ore di scuola ricordatevi che voi avete perso decenni per negazionismo e inazione e poiché il tempo che abbiamo a disposizione sta scadendo abbiamo deciso di entrare in azione e non ci fermeremo.”

Parole durissime.

I ragazzi di tutto il pianeta hanno raccolto il suo invito alla protesta che si attuerà il prossimo 15 marzo in scala globale. L’indifferenza non si rivela una soluzione, non offre un futuro certo alle prossime generazioni. Coraggiosa e combattiva Greta è partita dalla Svezia come portavoce del movimento giovanile mondiale per il clima ed è leader della sua associazione “Fridays For Future”. Desidera informare la gente sulla gravità dello stato di fatto attuale. Il tempo è ormai poco. La speranza sta tutta nella consapevolezza di quello che potrebbe accadere.

5 commenti su questo articolo:

  1. Noemi scrive:

    Una rivista come mezzocielo dovrebbe scrivere 100 articoli sull’ambiente, il clima e la distruzione che stiamo operando su quello che ci circonda.

  2. Daria D'Angelo scrive:

    Lo faremo più spesso. Grazie gentilissima Noemi per il suggerimento

  3. Annalisa scrive:

    Cara Carlotta il tuo articolo mi è piaciuto tanto se potesse servire come stimolo ad altri pezzi che parlano dell’ambiente, così come tutti noi l’abbiamo ridotto, sarebbe veramente prezioso

  4. Stefania scrive:

    Le drammatiche conseguenze dello sfruttamento insensato delle risorse del pianeta, del degrado ambientale, della desertificazione, della scarsità e dell’avvelenamento delle acque, dell’inquinamento atmosferico, dell’iniqua distribuzione delle materie prime sono tanto evidenti ma anche tanto sottovalutate. Ci stiamo abituando al peggio come se non facessimo parte di tutto ciò è non ne fossimo corresponsabili…Aiuto!!!

    • margherita scrive:

      è vero… ci comportiamo come se il pianeta non ci appartenesse e come se la responsabilità di ciò che sta accadendo non fosse anche nostra…basterebbe poco: muoversi a piedi il più possibile se possiamo evitare mezzi inquinanti, fare attenzione agli sprechi quando facciamo la spesa, differenziare i rifiuti e riciclare il riciclabile, non sprecare acqua e risparmiare energia…

Commenta questo articolo:







*
AdvertisementAdvertisementAdvertisementAdvertisement