Zaia e il leone

17 novembre 2019 di: Rita Annaloro

Hanno

la faccia di ferro, dice qualcuno, VERGOGNA sibila qualcun altro, ma nei sondaggi procedono, a testa alta, malgrado l’acqua alta, prevedibile in questa stagione, come sempre. Dal 1966 non si vedeva un’ondata così alta, ripetono esperti e comuni cittadini. Dal 1966. Vuol dire che il cambiamento climatico non c’entra, allora. Dal 1966 sono passati + di 50 anni,  o no? E cosa è stato fatto in tutto questo tempo per salvare Venezia dalle maree? Quasi nulla? No, si è discusso, tanto, specie quando il Sindaco della città era Cacciari, ed allora fu iniziata la grande opera del Mose, mai finita. Perché? Colpa dello Stato, piange Brugnaro e gli fa eco Zaia, Governatore del Veneto. Ma lo Stato chi? Qualcuno si chiede, specie quelli che hanno buona memoria. Infatti Luca Zaia fu vicepresidente della regione con il democristiano Galan, poi inquisito per frode e vari misfatti ai danni dello Stato, e in virtù delle sue influenze locali, aveva lavorato nel settore del turismo e agricoltura, o diventò ministro delle politiche agricole, montane e dell’identità veneta quando Berlusconi governava con la Lega .

Evidentemente l’identità di Venezia è l’acqua alta, che da nome ad una famosa libreria, diventata simbolo della città, che ospita una gondola piena di libri. Come siano riusciti a portare una gondola dentro le stanze del negozio fa parte delle magie veneziane che è meglio non indagare.

E sarà sicuramente per non sfatare il mito dell’acqua alta che Luca Zaia, governatore del Veneto dal 2010, non ha fatto nulla per risolvere il problema. L’identità locale è una cosa seria, che gli ha procurato migliaia di voti, non può essere distrutta con provvedimenti giuridici. E quindi l’anno scorso, quando i contadini si lamentavano per la protratta siccità, Luca Zaia non perse tempo a dichiarare lo stato di calamità, così come aveva fatto un paio d’anni prima quando si era allagata Vicenza e la bassa padovana.

Insomma, piove governo ladro funziona sempre, ma se chi  governa sei tu, con chi te la prendi? Con tutti i santi? È per questo che Salvini si porta sempre dietro rosario e crocifissi? Un po’ di saggia amministrazione del territorio forse sarebbe più efficace, perché le inondazioni finora tanti danni sulla riviera romagnola non li hanno fatti, e si sa che quelli sono senza Dio.

8 commenti su questo articolo:

  1. Clara scrive:

    Il gioco dello scarico delle responsabilità è una tecnica ben conosciuta e attuata dai politici, quando i territori su cui governano sono coinvolti in eventi catastrofici. In questi territori non sono stati presi quei provvedimenti necessari proprio da loro, che ne lamentano la non attuazione. Di questa tecnica Zaia è molto esperto e ne ha dato prova nella conferenza stampa all’indomani della tragedia dell’acqua altissima nella città di Venezia. Ora che è salito il livello dell’acqua sarebbe a mio parere necessario che salisse anche il livello dell’autoconsapevolezza di chi non è riuscito a proteggere questa unica e fragile città.

  2. Rosa scrive:

    Da sud a nord della nostra Italia strade come fiumi, dissesto idrogeologico e stato di allerta meteo. I responsabili di tutto questo sono il mondo è i suoi abitanti che lo gestiscono male. Tendenza generale è rivolgerci a chi abbiamo scelto di rappresentarci al governo per chiederne ragione soprattutto nei casi di città di maggiore interesse storico, culturale e turistico, ogni volta che la situazione si presenta critica ne parliamo e ne discutiamo e così esorcizziamo le nostre paure e le nostre insicurezze e intanto speriamo che il Sole torni a splendere. La mala gestione politica di tutto questo nel frattempo sembra essere in balia della tempesta ma sa che prima o poi si placherà … e il problemi si riproporranno ciclicamente sempre più complessi e saranno ancora senza soluzione…

  3. Silvia scrive:

    Se si discute ancora sul passaggio in laguna delle grandi navi da crociera, di che stiamo parlando? Corruzione e malaffare, certo. Ma anche, ed è quello che mi spaventa di più, assoluta impreparazione, inettitudine ed incompetenza di uomini politici piccoli e miopi senza capacità decisionale di ampio respiro che vada oltre il barcamenarsi giorno per giorno! Si dichiara lo stato di emergenza, si contano i danni, si piangono le vittime come a Genova…ormai è un triste ritornello, sempre lo stesso. Francamente sono stanca. Sarebbe il momento di dire basta e rimboccarsi seriamente le maniche. Ma oggi come oggi CHI è in grado di farlo?

  4. Annapaola scrive:

    L’ACQUA ALTA ebbene che si capisca è in tutta Italia————:stiamo affogando

  5. Accia scrive:

    I naufraghi dei gommoni hanno l’acqua alla gola, Venezia ha l’acqua alla gola. n
    Nuoti chi può.
    I poltici, sorseggino il loro whisky.

  6. Rita scrive:

    temo che i vostri commenti “annacquino” le inammissibile colpe gestionali del Centrodestra,
    e della Lega, che coltiva il mitico imbroglio della Saggia Amministrazione.

    • Clara scrive:

      Se l’autrice del sesto commento è l’autrice dell’articolo, io temo che non abbia letto con attenzione il contenuto dei singoli commenti. Avrebbe dovuto farlo prima di accusare le cinque commentatrici di ‘annacquamento’ delle responsabilità politiche di chi governa il Veneto e la città.

  7. Rita scrive:

    oooh…gli occhial, ci vogliono gli occhiali, oltre agli stivali….i|

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