Sorrido e piango

16 aprile 2020 di: Carlotta Bertini
Gira sui social un video che si intitola The Most dangerous Species on Earth.  Illustra tramite un sapiente filo conduttore disegnato a mò di fumetto la nostra storia, la storia dell’uomo.L’approccio è buffo, pensi subito: menomale, finalmente  si ride e  non fai caso al significato del titolo, tanto è il desiderio di evasione dall’aggiornamento corona virus. 
Inizia così: una foresta lussureggiante abitata da scoiattoli saltellanti accoglie 500.000 anni fa il nostro protagonista, l’uomo. Il disegno presenta un simpaticissimo personaggio, panciuto con una grande testa, braccia e gambette a spaghetto, t-shirt con welcome bello grande stampato sopra. Si può intendere benvenuto in un mondo meraviglioso.Parte il video, Il suo primo incontro è un insetto: meglio calpestarlo, pensa il nostro protagonista, e all’istante lo schiaccia. A seguire appaiono sulla scena due serpentelli giusti giusti per farne stivali così ci si sente allegri e alla moda! Poi arriva 
una gallina trasformata in un attimo in un piccolo otre con ali e zampette perché obbligata a ingurgitare un mix di batteri sottoforma di mangime industriale. 
Così ridotta saltella come un pallone per finire dentro un canestro da baseball e da lì spintonata in un carretto street food ribollente olio.Soddisfatto  il nostro omuncolo addenta la coscia di pollo fritto.Tutti noi mangiamo pollo, certo, questa realtà disegnata però è inquietante.
Comunque il disegno è esilarante, il nostro omino divertente, si continua.
A seguire nella scoperta di una terra ricca di animali, incontriamo un agnellino, una pecora, una foca, un elefante. Cibo, lana, pelliccia, pianoforte. “Sono un direttore d’orchestra !” Sembra recitare il nostro omino e tronfio suona il piano.
Adesso il nostro attore scopre il mare, si naviga e si getta dal peschereccio un bidone di veleni vari e un ammasso di plastica trainato in una rete fino ad un’approdo. Sulla riva c’è una balena spiaggiata…… e così via fino ad arrivare nella storia alla totale, gioiosa e folle distruzione di intere foreste. Al loro posto sorgono miliardi di grattacieli, vediamo traffico convulso su intrecci di autostrade, fabbriche che trasformano mucche e maiali in cibo, cibo, cibo……
Poi la mutazione genetica vede conigli e cavie in file ordinate infettati a dovere in una fantomatica area 62. Il tripudio della follia assale adesso il nostro Re che si colloca su un trono. Esausto, orgoglioso, mattatore della vita sulla terra. Lascio a chi legge immaginare il finale di questa allegra e allucinante storiella, che contempla ovviamente l’arrivo di un virus punitivo.
Lo storyboard finisce con uno zerbino che porta la bella scritta WELCOME .
 
Tengo solo per me un nodo alla gola, e mi vergogno. Ci sono anch’io dentro a questa significativa storiella, noi tutti siamo l’omuncolo con la testa grande. Abbiamo distrutto e stiamo distruggendo tutto quello  per cui vale la pena di vivere e di amare: il cielo,il mare, gli alberi, gli animali, 
le antiche culture che avevano rispetto delle origini del tempo.
Con noi adesso la terra non può più essere generosa, ci ha già regalato tutto.

1 commento su questo articolo:

  1. noemi Massa scrive:

    L’ultima frase dell’ articolo ci fa passare dal riso alla tristezza, una cosa è vera ci ha dato tanto, ma tanto la terra che adesso???

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